In medicina la definizione di stress è la seguente: ogni causa (fisica, chimica, psichica, ecc.) capace di esercitare sull’organismo, con la sua azione prolungata, uno stimolo dannoso, provocandone di conseguenza la reazione; tensione nervosa, logorio spesso non avvertito dal soggetto ma ugualmente dannoso. Qualcuno di noi vive meglio lo stress altri ne vengono sopraffatti. La vita di tutti i giorni e le relazioni sono una continua fonte di stress che geneticamente ha una funzione positiva. Infatti in passato la condizione di stress provocata dal pericolo di essere attaccati o dalla mancanza di cibo permetteva all’organismo di difendersi nel modo adeguato.
Oggi il corpo continua a ragionare come se stesse ancora nel paleolitico ma, la società è cambiata. La scarsità di cibo oggi non è più una minaccia per la sopravvivenza, mentre la fisiologia del corpo è rimasta la stessa. Ansia, preoccupazione per il futuro, incertezza e assenza di tranquillità continuano, infatti, a produrre aumento di cortisolo (l’ormone dello stress) è proprio a questo ormone che possiamo attribuire l’aumento di peso.
Quando viviamo disagi emotivi tendiamo a mangiare di più e male e ci rivolgiamo in genere a cibi ricchi di carboidrati che assunti in modo esagerato diventano vero e proprio veleno nel nostro organismo poichè sono responsabili di una continua infiammazione a livello cellulare. Inoltre l’aumento di cortisolo produce un aumento di glicemia e di conseguenza di peso. Possiamo affermare che chi vive condizioni di stress prolungato è a rischio di obesità e sovrappeso con tutto ciò che ne consegue.
La guerra al cortisolo e quindi all’aumento di peso diventa strategica per i soggetti ansiosi cioè per quelli che vivono perennemente nella condizione di ansia come se stessero sempre per cadere in un precipizio per intenderci! Chi vive con maggiore preoccupazione i fatti della vita è particolarmente esposto agli eventi stressanti. Diventa quindi indispensabile mangiare con più attenzione prediligendo la qualità piuttosto che la qualità, ma anche imparando a prendere in considerazione gli aspetti psicologici affrontando con più serenità la vita. Rispettare i tempi di recupero fisico (a 40 aa non è come a 20), praticare un’attività fisica moderata, ma costante che libera le endorfine e smaltisce qualche caloria. Per abbassare i livelli di stress e quindi di cortisolo tante potrebbero essere le indicazioni, ma sicuramente in primo piano concedersi qualche momento di relax. Dedicare tempo a se stessi, all’introspezione, al silenzio, alla privacy non è tempo perso, ma rigenerante. Inoltre impegnarsi a fare una cosa alla volta dedicandotisi pienamente. Essere flessibili ed imparare a delegare. Non trascurarsi ed investire su te stesso/a. Ogni giorno fare qualcosa di divertente. Imparare a confidarsi con qualcuno che ci vuole bene o affidare i pensieri ad un diario aiuterà a diminuire la tensione.