Non serve dirlo: io sono letteralmente cresciuta con Il Re Leone. Ho visto tutti e tre i cartoni e li ho adorati, tutti! Ricordo il testo di ogni canzone, ricordo le battute e le scene perfettamente. Da piccola, i leoni, assieme ai cavalli, erano i miei animali preferiti e, in versione pupazzo, i miei più grandi compagni di gioco. Dunque quando ho saputo dell’arrivo nelle sale cinematografiche di una versione live action del cartone, la trepidante attesa è stata accompagnata dalla curiosità ma allo stesso tempo dall’amletico dubbio: “Rispetterà l’originale o se ne discosterà?”.

Ecco quindi 4 aspetti “top” (ben riusciti) e 4 aspetti “flop” (potevano essere fatti meglio!) del film, secondo il mio parere.
Top 👍
- La risposta all’amletico dubbio è: ha rispettato il cartone originale. Per me questo è un punto a favore, perché come amante del cartone, mi è piaciuto riscontrare nel film la stessa trama e la riproduzione di alcune scene praticamente identiche all’originale. Tuttavia… (vedi punto 1 dei Flop).
- L’animazione: tranne qualche scena, in generale ho apprezzato l’altissima qualità dell’animazione, particolarmente nelle scene di combattimento (vi avverto, parlo da “profana”, non sono un’esperta di cinema, è solo la mia impressione!). Tuttavia… (vedi punto 2 dei Flop).
- Il doppiaggio. Estremamente criticato dal web, devo dire che non mi è piaciuto tutto (vedi Punto 3 dei Flop), ma non è tutto da bocciare: Luca Ward (Mufasa) si riconferma a mio parere uno dei più grandi doppiatori italiani. Inoltre, riuscitissima e simpaticissima l’accoppiata Edoardo Leo (Timon) – Stefano Fresi (Pumba).
- Le canzoni! Evvai! C’erano tutte! Ho potuto cantare le mie canzoni preferite dall’inizio alla fine del film ed erano tutte esattamente come le ricordavo.

Flop 👎
- Dicevamo che il film ha ripreso quasi totalmente il cartone originale. Sì, un punto a favore, ma non troppo. Una trasposizione in film dovrebbe aggiungere quel qualcosa in più tale da renderlo un vero e proprio film e non un cartone animato solo per bimbi. Per esempio, si sarebbe potuto adeguare il film ad un contesto sociale più moderno (il cartone originale è uscito nel 1994), come a mio parere è stato fatto nella live action di Aladdin (2019), in cui ad esempio la figura di Jasmine si è fatta portavoce di una lotta per l’emancipazione delle donne.
- I flop dell’animazione sono principalmente due: Simba quando canta insieme a Timon e Pumba “Hakuna Matata”, in quanto in quella scena il leone è poco realistico; e Zazu, l’uccello consigliere del re, la cui animazione non è ben riuscita. Anche Pumba non mi convince moltissimo, sebbene sia resa l’idea del pelo ispido di un facocero. Timon invece non è affatto un flop: è semplicemente bellissimo.
- Il doppiaggio. Marco Mengoni mi piace come cantante, ma come doppiatore non molto. La figura di Simba adulto non è stata valorizzata a pieno dalla sua voce.
- La figura di Rafiki a mio parere perde la verve che aveva nel film d’animazione originale. Ogni tanto dice parole non comprensibili e sì, aiuta Simba ad intraprendere la strada del suo destino, ma non lo fa con la forza comunicativa con cui riesce a farlo nell’originale.

By Michela Formicone/ La Stanza di Michela