L’Immagine secondo: Elisabetta Pellini

Esiste una forma di immagine personale e un’ immagine professionale.

entrambe non son solo soggette a ciò che vogliamo trasmettere di noi stesse.. spesso come accade, ciò che noi mostriamo di noi , viene interpretato e non è oggettivo, ma soggettivo . Per quanto mi riguarda , cerco sempre la semplicità e mi piace mostrare una immagine di me , che sia aderente al mio modo di pensare, agire.

Mi piace mostrami naturale , non costruita, semplice. Amo le persone e le cose naturali , vere, sincere , semplici e non artefatte.

Anche nel cibo , penso che i piatti troppo “ costruiti “ o elaborati , mi stancano e spesso non mi piacciono . Mi mostro per come sono… senza trucco o inganno. Se mi trucco cerco di esprimere un mio modo di essere che mi rappresenti per ciò che sto vivendo o interpretando .

A volte non sempre viene apprezzato, perché la nostra è sempre più una società del mostrare e non dell’essere. Spesso ci si costruisce un personaggio, che non ci rappresenta, ma è dettato dalla moda o da artefici che dimostrano la nostra non accettazione, insicurezza.

Le persone si modificano anche fisicamente .. con i risultato di una globalizzazione, dove diventano tutte uguali, senza personalità oppure c ‘è la necessità di apparire e diventano maschere, preferisco un difetto , una ruga ma che esprima personalità e non solo un effetto estetico, più o meno riuscito .

Poi c ‘e una immagine professionale, che è diversa perché ognuno di noi, dipende dal lavoro che fa e deve rispettare dei canoni ma sempre cerco di essere me stessa e non seguire le mode, ma di crearle, anticiparle .. seguendo il mio modo di essere, percepire e sentire.

Anche nell’ immagine professionale, cerco di mantenere una certa sobrietà e ricerco l’eleganza, la classe nella semplicità. Immagine di noi, non è solo nel vestire, ma anche e soprattutto nel modo di comportarsi, muoversi, camminare, esprimersi e rispettare il prossimo , non solo quotidiano ma anche e negli eventi pubblici, privati o nell’attesa dell’ accettazione del prossimo. Immagine, per me, è il far conoscere la propria essenza interiore, senza voler apparire ma essere.