Per chi ama la moda gli eventi, le sfilate e le conferenze stampa sono momenti fondamentali per conoscerne i protagonisti. Venerdì scorso ho avuto l’onore di incontrare e di scherzare con uno dei massimi esponenti della fotografia di moda: Mario Testino. Sfondo da favola a Palazzo Bonaparte per la numerosa stampa internazionale per la presentazione di “A Beautiful World”.
Un progetto nato sette anni fa che ha portato Testino a visitare oltre 30 paesi e dai quali nascono le oltre 70 foto di grande formato in visione alla mostra che va oltre i confini della moda.
Nato in Perù, ben lontano dal mondo della moda, si trasferisce a Londra nel 1976. Il padre salutandolo gli dice che da quel momento non sarà mai veramente inglese, ma che non sarà neanche più completamente peruviano. In qualche modo diventa cittadino del mondo: il punto di riferimento di altissimo livello della fotografia di moda. Le sue immagini sono leggendarie come le persone che ha fotografato: dalla principessa Diana a Kate Moss a Madonna tanto per citarne alcune!
Considerato un “ritrattista” crea un legame ed una reazione con il soggetto che deve fotografare. Dice di avere una grande empatia: è il segreto che gli ha permesso di realizzare scatti straordinari. Durante l’intervista rivela che il suo lavoro è stato riconosciuto nel momento in cui ha abbandonato gli stereotipi e si è permesso di essere se stesso. Di origine sudamericana, ha il colore e la vivacità nelle vene e questo si percepisce nelle foto e spesso gli ha creato contrasti con le direttrici delle riviste.
Meticolosamente pianificate ed eseguite, le sue fotografie hanno un’ingannevole nonchalance ed eleganza che ha ridefinito l’informalità delle immagini di moda. Le sue campagne di moda hanno sfidato per decenni le norme comuni con creatività e fascino.
Spesso ha dovuto “accontentare” i clienti e non sempre ha potuto evidenziare gli aspetti a lui congeniali, ma nella posa e nella relazione con il soggetto si crea la magia. Con gli scatti della mostra può esprimersi attraverso il colore senza limiti e lo vediamo già dalla prima sala. Scherzando dice che è una sorta di vendetta: dopo anni in cui è stato limitato nell’uso del colore ora può finalmente sfogarsi.
A Beautiful World è quasi una sfida. Un fotografo che usa la sua sensibilità e la sua arte per scoprire la natura intima di popoli diversi. I costumi tradizionali diventano i segni caratteristici delle origini. Quasi un antropologo dell’estetica scopre le tradizioni nascoste, le attitudini riservate. Testino scorpora ed isola l’identità dei suoi soggetti facendoli uscire dal loro ambiente, ma facendo loro indossare la storia attraverso i loro abiti. Diventa importante non solo chi siamo, ma anche chi eravamo. Tradizioni che non devono essere dimenticate. Un lavoro che tenta di vanificare i processi di omologazione non solo della moda.
E’ nel vestito il punto focale: il vestito decontestualizzato perché la concentrazione sia ancora di più una seconda pelle. Secondo Testino l’abito tradizionale è come un codice a barre che serve a decodificare un popolo e a portarne alla luce le caratteristiche più intime.
“Nei miei viaggi mi sono reso conto che quando un paese perde il legame tra la sua storia e l’abito tradizionale si perde qualcosa di veramente prezioso” dice il fotografo.
Difficile dire quale opera ho amato di più perché in ognuna ho trovato almeno un particolare in cui mi sono “persa” e vi invito a visitarla con gli occhi e con il cuore!
La mostra è aperta al pubblico dal 25 maggio al 25 agosto presso Palazzo Bonaparte a Piazza Venezia,5 a Roma. Gli orari di apertura sono i seguenti: tutti i giorni dalle 10 alle 20 (la biglietteria chiude un’ora prima!)



