Prato:Il distretto tra storia e sguardo al futuro

FABBRICA DI TESSUTI E DI CULTURA

Sarà visitabile solo fino al prossimo 21 marzo la Mostra Prato: Fabbrica di tessuti e di cultura presso la meravigliosa Sala del Cenacolo all’interno della Camera dei Deputati. Già entrare in un Palazzo storico e poter accedere ad un salone in genere dedicato solo agli addetti ai lavori è già un’esperienza e quindi vi consiglio vivamente di fare una visita. Ricordate il vostro documento d’identità che verrà richiesto all’ingresso dove saranno effettuati anche i controlli di sicurezza. Sarete poi “scortati” durante la visita da un Assistente della Camera dei Deputati.

La mostra vuole evidenziare come a Prato – uno dei più grandi e più antichi distretti tessili d’Europa – il sistema di sinergie pubblico-privato messe in campo da enti pubblici, istituzioni culturali e aziende del territorio diano luogo ad un modello di sviluppo nel quale l’economia reale e la cultura collaborano all’unisono per promuovere il territorio e la sua principale attività economica, tra tradizione e innovazione.
Centrale, in questa visione, il ruolo del Museo del Tessuto, struttura pubblica partecipata e sostenuta dal Comune di Prato, che attraverso la sua vivace attività di respiro nazionale riesce a sviluppare progetti di collaborazione con le aziende del territorio, le quali affiancano il sostegno alla cultura e lo sviluppo di attività culturali all’esercizio dell’impresa, a vantaggio diretto della comunità di riferimento e con uno sguardo rivolto alla percezione esterna della città-distretto.
In questo contesto, l’istallazione esemplifica la collaborazione sviluppatasi tra Museo del Tessuto di Prato e la storica azienda tessile Balli Il Lanificio nell’ambito della grande mostra “Walter Albini. Il talento, lo stilista”, organizzata dal Museo nel 2024 e dedicata a colui che è unanimemente considerato una figura cardine del Made in Italy. In questa occasione, infatti, l’azienda tessile ha sviluppato la mostra “Omaggio a Walter Albini” collaterale a quella del Museo, all’interno della quale sono stati esposti i disegni originali di Albini realizzati per i costumi della commedia noir “Latina” di Luca Ronconi, mai andata in scena, affiancati dalle reinterpretazioni contemporanee degli stessi costumi, realizzati con i tessuti prodotti dall’azienda tessile.


La mostra ha avuto sede nei locali dell’antico opificio, tuttora operante e meglio conosciuto come “Il Fabbricone”, trasformato per l’occasione in spazio espositivo, proprio all’interno di quella fabbrica nella quale lo stesso Luca Ronconi negli anni Settanta dette vita al suo celebre laboratorio teatrale. Un vivace connubio tra luogo della cultura e storico luogo di produzione, un dinamico intreccio tra attività culturali, creatività e ispirazione contemporanea dal passato, in un grande distretto produttivo che nella pur difficile congiuntura attuale non rinuncia a sviluppare una narrazione della sua contemporaneità così ricca di storia.
In mostra si possono apprezzare quattro bozzetti di Walter Albini accompagnati da cinque creazioni realizzate dall’azienda pratese.

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