Sono passati due mesi dall’inizio della quarantena, le emozioni vissute sono molteplici. Siamo passati dall’incredulità iniziale dettata da presunti allarmismi esagerati alla paura paranoica del contagio in un batter d’occhio. Momenti di ilarità da flash-mob improvvisato sui balconi si sono alternati all’appuntamento quotidiano in cui il bollettino della protezione civile elencava il numero sempre più alto di decessi. Personalmente, oltre a essere un’artista, sono anche una biologa laboratorista abituata a convivere col rischio infettivologico. Inizialmente, quasi per proteggermi, l’ho vissuta come se fosse un’infezione ordinaria fino a quando la paura, quella vera, in modo subdolo ha preso il sopravvento. Paura di uscire di casa, paura di fare la spesa, paura di lavorare, paura di essere untore del virus in casa mia. Questa paura l’ho tenuta dentro per un po’ senza esternarla in alcun modo ed è stata la stessa paura che artisticamente ha determinato un blocco delle mie emozioni. Ma un giorno ho deciso di affrontarla immergendomi completamente in quella cronaca che avevo evitato per tanto tempo cercando materiale fino a farmi male.

Olio e acrilico su tela 50×140 cm
Per esorcizzare la paura ho fatto un lungo bagno di emozioni ed è lì che proprio le emozioni hanno ricominciato a fluire suggerendo alla mano cosa fare. Così è nata la mia opera dedicata alla pandemia da Covid-19 “Resta a casa” che racconta alcuni frammenti della realtà vissuta nel mondo in questo triste periodo. L’isolamento, la morte, il sacrificio del personale medico, la disperazione, la stanchezza, la compassione, il desiderio di ritrovarsi sani e salvi. L’esecuzione di quest’opera è stata per me una forma liberatoria che mi ha permesso di aprirmi e di vivere più serenamente la situazione. L’arte, anche in questo caso, è risultata essere per me terapeutica e nello stesso tempo strumento espressivo, un perfetto binomio che è semplicemente Amore.
in bocca al lupo!
Viva il lupo 👍🙏