L’Immagine secondo: Roberta Biggio Baiardi

Sono una persona eclettica, sognatrice, emozionale e anticonformista e in un epoca di globalizzazione, dove tutto è raggiungibile e quasi svuotato del suo valore, non mi trovo molto a mio agio e cerco di comunicare con il mondo attraverso i miei lavori. Che sia moda o arte poco differisce, poiché per me l’importante è vivere e fare vivere emozioni. Ribelle per natura, non mi conformo, e non mi conformero’ mai, agli standard e alla mera commercializzazione. Il concetto di immagine per me non è solo impatto visivo, ma comunicazione, seguire il proprio “sentire”, l’essere interiore che parla ad ognuno di noi. Insomma, vestirci di emozioni!

Spesso ci facciamo trascinare nel vortice dei social, della moda, che ci suggeriscono questo e quell’outfit…tutto molto bello ma per prima  cosa dobbiamo ascoltare noi stessi e il nostro sentire.

Anche nella scelta dei colori dovremmo ascoltarci di più perché  emanano energia che, quindi , deve essere in sintonia con noi stessi, con la nostra energia. Quando si indossa un capo che ci valorizza non è solo per la fattura accurata o il tessuto prezioso con cui è confezionato ma anche perché ci corrisponde energeticamente.

Fare trasparire e trasmigrare la mia anima ai miei capi e a chi li indosserà è la mia prerogativa. È una parte di me e spero che faccia sognare ed emozionare chi lo indosserà…

Conosciamo meglio Roberta:

Nata a Genova, da più di 30 anni vivo nel Tigullio, una parte della Liguria baciata dal mare e dai monti, in un contesto immerso nella natura. Proprio grazie a questa natura rigogliosa e a questo mare, al quale non so stare lontano, che nasce la mia ispirazione. Vengo da un percorso totalmente diverso, la cucina e la pasticceria, che, però, ha in comune con la pittura la creatività e la manualità.

Perché dipingere la seta?

Il tutto è iniziato 32 anni fa come hobby, per “sopravvivere” al mio trasferimento da Genova. Avevo visitato un laboratorio piccolissimo ad Amsterdam dove creavano miniature in seta e mi innamorai subito del fluire del colore su questo tessuto prezioso. Casualmente, a Chiavari, qualche anno dopo, in un meraviglioso negozio di belle Arti, trovai questi particolari colori e da li inizio il tutto.

Tra un figlio e l’altro, partecipai a manifestazioni locali, fiere e mostre e affinai la tecnica, appassionandomi sempre più a quest’arte. Iniziai a dipingere foulard e complementi di arredo per poi passare a creare abbigliamento, ampliando così la possibilità di forme e colori.

Ho partecipato a varie esposizioni tra le quali la personale al Museo dell’arte della lana di Stia (Arezzo), ho collaborato per circa due anni con Spazio Margutta con cui ho avuto la possibilità di prendere parte ad AltaRoma 2020 e 2021, ed ora ho realizzato il mio sogno di aprire il mio showroom a Chiavari con la mia nuova collezione Renaissance.

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