Domenica scorsa ho partecipato ad una intensa giornata organizzata da GAMBERO ROSSO, che ringrazio per il cortese invito, in cui si presentava la nuova “Guida Vini d’Italia 2024”. La prima location che ha accolto oltre un migliaio di partecipanti provenienti da tutta Italia ,è stata il Teatro Brancaccio in Via Merulana a Roma. Attraverso il conduttore Gianluca Semprini sono stati introdotti gli ospiti e le tematiche della giornata. Sono stati ripercorsi gli eventi storici più significativi della Guida dai suoi esordi nel 1988, gli scandali dell’etanolo, il cambio di colore della famosa copertina e tanto altro.
Molto bello l’intervento del Prof. Brunetta, che conoscevo solo come politico e che ho scoperto essere un appassionato e produttore di vini, nell’ambito del convegno “Il futuro del vino tra algoritmo e cambiamento climatico”che ha parlato come Presidente del CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro)
“Non bisogna aver paura del progresso …In Inghilterra, nei primi decenni dell’800 i luddisti si aggiravano per le campagne per distruggere i telai meccanici, temendo che quelli distruggessero il loro lavoro. Ma sappiamo tutti come finì: ci furono tre rivoluzioni industriali, aumentò la produzione, il benessere e anche l’occupazione. Oggi anche il vino sta vivendo la sua rivoluzione. Di fronte ai cambiamenti climatici è sempre più difficile avere l’anno, che io definisco, della sincronizzazione, ovvero quello in cui va tutto bene. Quindi, la viticoltura è destinata a soccombere? No, perché l’uomo guarda al progresso. Da qui l’importanza che la transizione digitale potrà avere nei prossimi anni per costruire nuove annate straordinarie. Unica condizione è mischiare l’intelligenza artificiale a quella umana”. Ha sottolineato con convinzione.
Si è parlato anche delle applicazioni attuali e future dell’Intelligenza Artificiale in ambito vinicolo con Silvia Puca (matematica e project manager Eumetsat Hydrology Saf per la Protezione Civile) che rivela: “I modelli previsionali rilevano come ci siano le condizioni per una probabile siccità. Ed eventuali piogge nel breve termine senz’altro non basteranno a recuperare questa anomalia”. Risponde Andrea Gasparri (Dipartimento di Ingegneria civile dell’Università Roma Tre) che sottolinea l’importanza di: “fare la cosa giusta nel posto giusto e al momento giusto come vera applicazione per una agricoltura di precisione”.
Daniele Nardi (Dipartimento di Ingegneria informatica dell’Università Sapienza di Roma) rivela come le piccole cantine utilizzino già “ChatGpt per tradurre la descrizione di un vino per l’estero o usare l’AI per profilare i propri clienti”. Gambero Rosso rimarca, con il suo Presidente Paolo Cuccia, i valori della sostenibilità e Carlo Spallanzani (Amministratore delegato del Gambero Rosso)l’importanza del lavoro umano nelle vigne come valore antropologico con la fatica e gli antichi gesti.

Quest’anno sono stati circa 2300 i vini selezionati e 498 sono stati premiati con i tre bicchieri. Durante la mattinata abbiamo assistito all’assegnazione di ben 12 Premi Speciali:
ROSSO DELL’ANNO: Barolo Vignarionda Ester Canale Rosso ’19 di Davide Rosso. Un vino di spettacolare con un secolo di storia.
Abbiamo avuto un’anticipazione da parte di Paolo Lauria della Italesse S.r.l. che per il prossimo anno è prevista l’uscita di un particolare calice per degustare proprio il Barolo! Non vedo l’ora di vederlo!
BIANCO DELL’ANNO : viene dal Friuli: è il Collio Chardonnay Riserva 2018 di Marko Primosic, “una parabola gustativa che richiede un GPS gustativo!”
BOLLICINE DELL’ANNO: assegnato a Franciacorta Nature 2016 Gatti, il “nonno” della storica maison diceva sempre “il nostro è il più buono” ed oggi sarebbe stato davvero orgoglioso!
ROSATO DELL’ANNO: Cerasuolo d’Abruzzo Tauma ’22 Un Rosato definito irresistibile! Il nome del vino nasce alla nascita delle figlie del proprietario: le gemelle Giulia e Sofia (Tauma significa gemelle in aramaico)
VINO DA MEDITAZIONE DELL’ANNO: Marsala Vergine Riserva 2011 della Florio. Ritira l’enologo che racconta della loro enologia hard e dei nuovi originali abbinamenti. Una particolarità: il premio arriva proprio nei 250 anni della nascita del Marsala (1773)
CANTINA EMERGENTE: Tenuta Ceri di Carmignano ritira il Premio il produttore che quando ha fondato la cantina si era riproposto di “produrre il vino più buono del mondo”…ed ha iniziato bene direi con la sua Riserva Arrendevole ’20.
VIGNAIOLA DELL’ANNO: è una donna fantastica Marinella Camerani di Corte Sant’Alda. Fa parte di un gruppo di produttori biodinamici. Dice di fare una “biodinamica rilassata che non va contro la qualità del vino e sottolinea che la natura non può essere controllata, ma assecondata” lavora instancabilmente in vigna dal 1983.
PREMIO PROGETTO SOLIDALE: Azienda Velenosi con il progetto l’orto di Paolo per i ragazzi autistici che hanno la possibilità d’imparare un mestiere ed essere inseriti nel mondo lavorativo.
PREMIO VITIVINICOLTURA SOSTENIBILE: Terre Margaritelli di Torgiano che si differenzia per gli importanti contributi sociali.
VINO CON IL MIGLIOR RAPPORTO QUALITA’/PREZZO Mandrolisai Rosso Fradiles ’21 della Fradiles di Atzara, che riesce ad offrirci un rosso memorabile ad un prezzo alla portata di tutti (circa 12 euro a bottiglia in enoteca) una particolarità : la vecchia vigna è ad alberello con rese bassissime!
COOPERATIVA DELL’ANNO: Cantina Traminle. Le cantine sociali rappresentano il 70% della produzione in Trentino Alto Adige e sottolineano che il vitigno Gewürztraminer rappresenta sempre una sfida.
CANTINA DELL’ANNO: Umani Ronchi di Osimo. L’azienda della famiglia Bernetti ha iniziato negli anni “50 e ha fatto conoscere i vini marchigiani nel mondo. Prodotte oltre 3 milioni di bottiglieche dai Castelli di Iesi sono passate al Conero fino ad approdare a Roseto degli Abruzzi.
Assegnazione dei Premi per Regione:
Puglia 26, Sardegna 17, Basilicata 5, Calabria 4, Sicilia 27, Molise 1, Abbruzzo 16, Lazio 11, Liguria 7, Canton Ticino 3, Lombardia 33, Trentino 13, BRDA Slovenia 4, Friuli Venezia giulia 25, Piemonte 43, Valle D’ Aosta 6, Umbria 17, Campania 22, Marche 23, Emilia Romagna 15, Alto Adige 24, Toscana 88, Veneto 45.
Ha fatto seguito una pausa pranzo che si è svolta all’interno di un’altra fantastica location ovvero Palazzo Brancaccio e dalle 15,00 ci siamo recati al vicino Palazzo delle Esposizioni in Via Nazionale per la consueta degustazione dei favolosi vini premiati!



