In questo articolo vi propongo un itinerario per trascorrere 3 giorni a Dublino cercando di visitare quante più mete possibili! Ma non vi preoccupate, Dublino non è grandissima e per visitare il centro non è necessario camminare troppo. In ogni caso, c’è un efficiente servizio di autobus che collega tutte le zone della città.
Comincio subito con un consiglio relativo agli autobus: scaricate l’applicazione Moovit (se ancora non la conoscete, dovete subito rimediare, funziona in tutto il mondo e vi fornisce indicazioni in tempo reale su tutte le linee di mezzi pubblici della città in cui vi trovate), per individuare l’autobus, la direzione e le fermate giuste in cui scendere e salire. A Dublino non si acquistano i biglietti in tabaccherie o simili, ma si comprano direttamente sull’autobus dicendo al conducente la fermata dove si desidera scendere. Il conducente calcolerà al momento l’importo da pagare e si potrà acquistare il biglietto inserendo le monete in un’apposita macchinetta (mi raccomando, solo monete, perciò procuratevi una buona quantità di spicci).
Giorno 1: Guinness tasting time!
Prima informazione utile: come arrivare velocemente ed economicamente dall’aeroporto al centro città? Noi abbiamo viaggiato su un pullman privato (Dublin Express), 8€ solo andata, 9€ andata e ritorno. La linea fa numerose fermate lungo il fiume ed impiega circa 20 minuti per il tragitto aeroporto-centro città.
Come prima meta, abbiamo scelto la Guinness Storehouse, il museo della Guinness che si trova poco fuori dal centro città, anche luogo di produzione della famosa birra. Abbiamo acquistato i biglietti in anticipo, sul sito ufficiale. Il museo si articola su più piani e alterna antichi utensili per la produzione della birra a parti della storia dell’azienda ad animazioni, luci e proiezioni moderne. All’interno ci sono anche dei bistrot per mangiare e lo shop ufficiale del brand. Al termine della visita è possibile gustare una Guinness a scelta, nel bar esterno o nel “Gravity Bar”, ovvero il locale al piano più alto del museo da cui è possibile godere una vista sulla città (i biglietti per bere la birra nel Gravity Bar hanno un prezzo maggiore).
Dopo la visita, si può ritornare verso il centro della città e iniziare a cercare un posto dove cenare. Il mio consiglio è di cenare nella zona del Temple Bar, piena di colori, movimento, divertimento. In questa zona c’è un locale dopo l’altro e c’è solo l’imbarazzo della scelta. Nel locale dove abbiamo cenato, l’Old Mill, piccolino ma molto caratteristico, ho gustato un ottimo spezzatino alla Guinness. I prezzi (di questo locale ma anche in generale nella città) sono medio-alti, in generale quindi per i pasti si andrà a spendere un po’ di più rispetto a quanto siamo abituati in Italia. Ma devo dire che non sono mai stata delusa da ciò che ho mangiato a Dublino.
Una utile tip per i ristoranti dove andrete a mangiare: se volete bere acqua, evitate l’acqua in bottiglia, che ha prezzi esagerati. Chiedete piuttosto “tap water”: si tratta di acqua del rubinetto, servita in caraffa o nel bicchiere riempito più volte durante il pasto. La “tap water” è gratuita e sempre fresca. Decisamente la soluzione migliore.
Dopo cena continuate la passeggiata nella zona del Temple Bar: non potete perdervi le “follie serali” dei dublinesi, più o meno giovani, con i loro outfit stravaganti e una grande voglia di divertirsi.
Giorno 2: In giro per la città
Il mio secondo giorno a Dublino coincideva con la domenica, quindi il giorno ideale per il brunch o una colazione rinforzata. Abbiamo deciso così di provare una classica Irish Breakfast, così composta: salsicce, uova fritte, bacon, pomodori, funghi, fagioli e pudding, il tutto accompagnato da pane tostato e una bevanda a scelta. Da provare perché è tradizionale, ma non per deboli di stomaco (e di cuore, vista la quantità di grassi!).
Prima tappa subito dopo la colazione: attraversare l’Ha Penny Bridge, uno dei ponti caratteristici della città. Si può procedere poi con una visita al castello, che è attualmente gratuita (anche per questa, in ogni caso, avevamo prenotato in anticipo). Il castello non è una reggia enorme, non vi aspettate Versailles, ma è in ottime condizioni e dotato di bellissime stanze tuttora usate per cerimonie ed eventi istituzionali. Dietro al castello c’è anche un giardino dove potersi godere il sole (quando c’è).
La visita può proseguire con due delle più grandi cattedrali di Dublino, Christ Church e St. Patrick’s Cathedral. Seguendo questo itinerario, vi ritroverete poi nella zona di St. Stephen, dove ci sono negozi, il centro commerciale ed un grande e bellissimo parco, assolutamente da visitare. Passeggiando per la città notate anche i peculiari portoni colorati e le numerose statue. Una delle statue più famose di Dublino è quella dedicata a Molly Malone, una figura mitica della città. Non si sa molto sulla reale identità di Molly Malone, ma secondo la leggenda era una donna che di giorno vendeva pesce e di notte era una prostituta. Infatti la sua statua la ritrae con un carro con cesti di pesce e con indosso un abito con una importante scollatura.
Quando il sole inizia a tramontare, ci si può recare nella zona più moderna di Dublino, le Docklands, ovvero la zona prima del porto e godersi i colori della sera. Questa non è una tappa “classica” nella visita della città, ma abbiamo scelto di vedere anche questa zona per poter scoprire un lato diverso di Dublino. Molto divertente e particolare è l’istallazione presente a Grand Canal Square, formata da dei tubi luminosi in tutta la piazza, proprio davanti al teatro.
Per la cena abbiamo scelto un’altra meta non tipica ma originale, ovvero il ristornate sulla barca MV Cill Airne. Si tratta di una vera e propria barca saldamente ormeggiata. Nel ristorante si possono gustare piatti abbastanza raffinati. Non abbiamo però mangiato molto poiché la colazione ancora era in fase di digestione!
Siamo già alla seconda ed ultima sera a Dublino. Come non passarla all’interno di un tipico pub? I pub irlandesi sono esattamente come te li aspetteresti: musica dal vivo, birra, volti rubicondi, birra, allegria, birra. Ed i dublinesi sono esattamente come te li aspetteresti: accoglienti e simpatici, sempre disposti ad offrire qualcosa da bere e a fare quattro chiacchiere.
Giorno 3: Trinity College ed ultimi giri
Una colazione al volo da Starbucks e si parte per l’ultima grande ed immancabile meta di Dublino: il Trinity College. Anche per visitare il Trinity abbiamo acquistato i biglietti in anticipo sul sito ufficiale. L’attrazione principale è il magnifico Book of Kells, un antichissimo vangelo finemente decorato che risale all’incirca all’800 (non il 1800, proprio l’800). La visita prevede tre step: come prima cosa, con l’ausilio di audioguide e supporti visivi ed alcuni reperti storici, si scopre la storia del Book of Kells ed i segreti della sua realizzazione; entrando nella stanza successiva si può ammirare l’antico manoscritto; ed infine si entra nella spettacolare biblioteca contenente migliaia di volumi antichi tuttora consultati da studenti e ricercatori. Terminate poi la vostra visita con una passeggiata nel campus.
Le ultime ore nella città di Dublino possono essere trascorse come si preferisce: noi abbiamo scelto di tornare al Temple Bar per farci una foto di giorno e abbiamo pranzato in zona con un ottimo sandwich.
Poi ultima tappa in albergo per recuperare le valigie e direzione finale, al pullman per tornare all’aeroporto!