Diario di viaggio: 19-22 giugno 2015
Siamo arrivati un piovoso venerdì pomeriggio all’aeroporto di Riga e la nostra guida accogliendoci ci riferisce che “la pioggia è normale intorno al solstizio d’estate e ci sono dei detti antichi che dicono che è impossibile liberarsi della pioggia in questo periodo”, ma subito dopo ci rassicura dicendo che il tempo è in miglioramento.
Infatti dopo un breve trasferimento in pulmann siamo arrivati al nostro Hotel, il Radisson Blu Elizabete, con un timido raggio di sole che ci ha invitato, appena disfatti i bagagli e dopo avere avuto dal nostro accompagnatore Francesco Caradente tutte le indicazioni utili, ad uscire alla scoperta della città.
Mi ha colpito subito la sensazione di ordine e la pulizia, i palazzi austeri e le vie grandi.
Dopo cena con alcuni compagni di viaggio, incantati dal fatto che alle 22.00 fosse ancora giorno, siamo andati a fare un giro in centro : tanti locali e tanta musica, ahimè i cocktail lasciavano a desiderare, ma forse siamo stati solo sfortunati!
La mattina del sabato ci accoglie il giro della città vecchia e mi appare subito diversa da quella che avevo visto la sera precedente. Mi affascinano i tanti caffè all’aperto ed i tantissimi fiori colorati, così come gli addobbi per festeggiare il solstizio d’estate che qui sembra essere più importante del Natale.
Qualche notizia storica da parte di Linda, la nostra guida, che ci racconta della recente storia di libertà del suo paese proprio sotto il Monumento della Libertà (la statua viene chiamata amichevolmente Milda: il nome era molto in voga al tempo della sua costruzione) dove le 3 stelle in alto rappresentano le tre regioni storiche della Lettonia.
Ed arriviamo ai giardini davanti al Palazzo dell’Opera dove da poco si è concluso il Festival dedicato a Puccini e alla cattedrale con il suo incredibile organo che all’epoca della costruzione era il più grande d’Europa con un’ottima acustica e con canne che vanno da pochi cm a 10 metri! Il chiostro ha rappresentato una vera scoperta: vi erano conservati , oltre a campane antiche ed bassorilievi, anche reperti bellici come cannoni e mine!
Nel pomeriggio gita con il battello sul fiume Daugava dove abbiamo potuto vedere la torre delle telecomunicazioni e le isole artificiali dove gli abitanti della città si ritirano per qualche ora di relax o un bagno ristoratore (anche se ci comunicano che in piena estate non si superano i 25 °!).
Poco prima abbiamo fatto un salto al Central Market un’incredibile struttura creata ricollocando 5 Hangar rimasti in disuso dall’ultima guerra ed adibiti ad area di mercato ortofrutticolo e non solo. Infatti in ogni struttura sono ospitati prodotti di un’unica categoria. Abbiamo pesce, carne, latticini, frutta e verdura e roba della casa.
In serata una visita nel quartiere liberty ci ha proposto interessanti palazzi che all’epoca della loro costruzione non erano stati molto apprezzati dagli abitanti e considerati degli “autentici orrori”.
Al nostro rientro alcuni di noi hanno potuto assistere ad un evento davvero inconsueto per Riga: il primo Gay Pride internazionale che si è svolto tra musica e balli in un clima molto sereno e solidale anche se la città era stata messa praticamente sotto allarme (alla luce dei fatti ingiustificato).
La domenica mattina ci attende un’escursione al Gauja National Park con la visita al Castello di Turalda, la tomba della Rosa e la grotta Gutman. (Sembra che l’acqua che sgorga dalla roccia all’interno della grotta abbia poteri benefici e quindi nessuno di noi ha esitato a immergerci la mano…non si sa mai!)
Incredibili le statue di granito disseminate nel parco ed abbiamo assistito anche all’inizio di una messa in perfetto stile protestante. (anche se sembrava di aver fatto un salto nel passato di almeno 100 anni…)
Nel pomeriggio via allo shopping in giro per la città dove ho scoperto che nel raggio di un km quadrato c’erano ben tre centri commerciali. Uno molto vicino all’albergo il Riga Gallery un po’ più piccolo , ma con ben 7 piani di negozi dove si potevano trovare marchi locali accanto a quelli internazionali come Mango, Stefanel o Max&Co.
Lo Stockmann con i suoi 4 piani (molto simile alla nostra Rinascente o Coin) e la Galerija Centrs inserita in un magnifico palazzo del 1902 in cui si poteva ammirare anche una preziosa mostra con fotografie d’epoca che hanno immortalato i natali del grande magazzino che risalgono al 1942!
Qui anche i negozi di souvenir sono adorabili con grande attenzione per i dettagli ed è un paradiso per gli amanti dei gatti come me! Qui il gatto nero è praticamente venerato e se ne trovano in versione statua anche sui tetti delle case, ma anche su calamite ed altri oggetti.
Tra le cose da acquistare caviale e salmone che rispetto all’Italia sono di ottima qualità e con prezzi molto inferiori ed i tessuti di lino. Molto bella, e con prezzi più accessibili di quelli che recentemente avevo visto a Copenhagen, anche l’ambra baltica. Tra le squisitezze il cioccolato Laima che ho scoperto tra le viuzze della città vecchia e sono riuscita anche a portare a casa una versione baltica del mio adorato Vogue!
La serata di gala della domenica è stata molto apprezzata per l’ambientazione, la musica, il cibo e l’aria molto affiatata tra i commensali.
La mattina del lunedì prima della partenza abbiamo fatto un’ultima escursione della città alla ricerca degli ultimi souvenir che era possibile ancora inserire in valigia e con un pizzico di nostalgia abbiamo preso la strada del ritorno!
Si Riga mi è davvero piaciuta!
E’ una delle mie prossime mete. Ti leggerò con avidità