Un nuovo successo per Antonio Falanga e Grazia Marino con la presentazione del fashion film in calendario ad AltaRoma in questa edizione un po’ particolare a causa delle ristrettezze dovute all’emergenza sanitaria. La moda ancora una volta si fa complice dei cambiamenti e la rappresenta. Se le sfilate sono state bandite o ridotte al minimo i fashion film ci hanno fatto davvero sognare. Quello prodotto dal “Creative District” di Spazio Margutta si è distinto come uno degli appuntamenti più seguiti e attesi della Sezione In Town.
Un progetto innovativo al passo con i tempi, al quale sono state invitate a partecipare quattro realtà creative nazionali: Roberta Baiardi, Gemelle Donato, Flavia Lecci e Roberta Audibert, che fanno dell’artigianalità e della valorizzazione del “fatto a mano” la loro mission.

Focus del fashion film “Roma”, città unica al mondo ricca di storia ed arte, dove ogni luogo è una potenziale scenografia a cielo aperto. Un progetto nel quale le sue piazze ed i suoi monumenti, diventano l’epicentro della nuova couture, dove tradizione e innovazione dialogano e creano un forte connubio, confrontandosi in termini di unicità ed eccellenza. Piazza di Spagna, Piazza del Popolo, Piazza Navona e Piazza di Pietra i set ideali per storia ed eleganza architettonica, cartoline di Roma scelte per raccontare la contaminazione tra una nuova ed eterna Alta Moda e la città in cui è nata.

“Il progetto 2020 del Creative District nasce in pieno lookdown, dichiarano Antonio Falanga e Grazia Marino. Convinti che nel mese di luglio era impossibile tornare in passerella, abbiamo voluto pianificare una nuova strategia di comunicazione per i nostri brand. L’intento è stato da subito quello di riportare l’Alta Moda al centro della città. Una sfida vinta visto che il risultato in immagini ottenuto, riporta a quelle atmosfere magiche vissute a Roma negli anni 50/60, protagonista indiscussa dell’alta sartoria nazionale ed internazionale”.

Per Roberta Baiardi outfits sartoriali che prendono vita dalla natura ed in modo particolare dalla cromaticità dei fiori, dalla bellezza e dalla meraviglia che possono suscitare.

La Collezione haute couture delle Gemelle Donato “Dahlia” prende ispirazione dal fiore prediletto da Goethe. Un mix di nuance forti e decise, che si integrano con quelle delicate, grazie alla leggiadria dei tessuti e dei ricami preziosi in cristalli.

Per Flavia Lecci e la sua collezione “Incontri di Anime” in cui pelle e borchie diventano decori di abiti in chiffon dal sapore bon ton; incastri e giochi di colori rendono la collezione moderna e frizzante per una donna del nostro tempo.

“Euphoria” è la nuova collezione urban couture della giovane fashion designer Roberta Audibert, linee pulite e minimal, si mescolano a una euforia di contrasti di colore. A dominare la tonalità fluorescente del verde acido che compare puro e semplice, utilizzato in modo particolare sulle camice, i corpetti sottogiacca di pizzo e le cinture.

Tutte e quattro le capsule sono state impreziosite dalle creazioni artigianali di Gaia Caramazza, jewelry designer del brand “GAIA Italian Handmade Jewellery”, indiscussa protagonista del Calendario di Altaroma degli ultimi anni, che in attesa della presentazione della nuova collezione, ha voluto ripercorrere le sue partecipazioni ad AltaRoma abbinando in un connubio perfetto, sia stilistico che cromatico, una serie di gioielli delle edizioni precedenti.
La realizzazione dello shooting fotografico è stato a cura di Studio DB Immagini e a Savana Movies e la bellezza delle modelle e degli abiti è stata risaltata dal tocco dell’amico Beauty Designer Raffaele Squillace e all’Hair Designer Lello Sebastiani.
In serata un evento presentato dalla giornalista RAI Cinzia Malvini al’interno del Il Margutta vegetarian food & art di Tina e Claudio Vannini che ha offerto una selezione di proposte della loro rinomata cucina proveniente dal mondo vegano e crudista.

Il brindisi è stato offerto dall’ Azienda vitivinicola Ciù Ciù partner di numerose iniziative proposte da Spazio Margutta.
Un team di successo che di stagione in stagione mantiene alto il valore del made in Italy, del buon gusto, della sartorialità e la capacità incredibilmente italiana di sapersi distinguere e rinnovare mantenendo intatta la tradizione.