Diario di Viaggio : Copenhagen

Copenhagen ci ha accolto un venerdì di qualche settimana fa con un cielo cupo e piovoso, ma l’aria non era triste o malinconica semplicemente in “sintonia” con il paesaggio. (L’architettura nordica è davvero affascinante con i tetti a punta e le finestre prive di persiane).

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Raggiungere il centro dall’aeroporto  ha impiegato solo 15 minuti della nostra vacanza utilizzando una metro sopraelevata a forma di “uovo” guidata a distanza (ovvero senza conducente in cabina!). Questa è stata la prima delle tante cose che ci hanno stupito durante la permanenza in Danimarca oltre la gentilizza, la puntualità, la pulizia, l’organizzazione ed il fatto che tutti, ma proprio tutti parlavano perfettamente inglese! (che invidia!). E vogliamo parlare delle biciclette? Di gran lunga superiori alle auto hanno a disposizione non solo piste ciclabili, ma anche semafori e parcheggi dedicati!

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Sistemati i bagagli in albergo in un luogo strategico della città, ci siamo recati a visitare la strada pedonale più lunga d’Europa, Ostergate, inconsapevoli che nei quattro giorni seguenti l’avremmo percorsa numerose volte! A parte le vetrine dei marchi conosciuti in tutto il mondo, mi hanno colpito quelle delle viuzze laterali, molto creative e così deliziosamente nordiche nel gusto di esporre.

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Un negozio di fiori, decisamente riduttivo detto così, ospitava una serra/gabbia con tanto di tucani e orchidee. Negozietti vintage esponevano tra fiori, candele ed invitanti poltroncine abiti, accessori ed oggestistica varia. Nessun pub, ristorante o bistrot mancava di bulbi colorati sui tavoli, plaid sulle poltroncine e romantici pizzi alle finestre(decisamente il mio mondo).

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L’area della “piccola Amsterdam” a Nihavn è semplicemente fiabesca con le barche ormeggiate lungo i canali e le case colorate e Christianshavn non è da meno.

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Per quel che riguarda il mangiare, a parte la deliziosa ed abbondante colazione continentale in albergo, è stato facile trovare ottime soluzioni per un pasto veloce o più impegnativo o degustare piatti di qualsiasi parte del mondo. Una curiosità: Copenhagen ospita l’unico ristorante al mondo con 11 stelle Michelin : il Noma. Non trovando la cucina molecolare particolarmente esaltante  ho evitato l’esperienza diretta!

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Ma se qualche lettore ha interesse verso “i gamberetti vivi nel vasetto di ghiaccio, le formiche alla citronella nello yogurt, il mou servito all’interno del midollo osseo” e pagare circa 300 euro a persona liberissimo di provare!!

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Ho visto i Musei di gran parte del Mondo: dal Metropolitan Museum di New York, al Louvre di Parigi, al Museo del Cairo e non smetto mai di stupirmi della quantità infinita di reperti che sono giunti a noi dalle grandi civilità egizie, romane o etrusche! Anche il Museo NY  Carlsberg Glyptotek non è stato da meno raccogliendo testimonianze storiche in varie stanze  e ottime collezioni di autori del calibro di Gaugain, Monet, Manet, Picasso, Degas e innumerevoli sculture di Rodin.  Una particolarità: questo museo ha al suo interno una grande serra dove è piacevole riposarsi, leggere o fare uno spuntino prima di passare in zone successive.

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Il Museo del design  “Design Museum Danmark” è favoloso ed accoglie un’area interattiva dedicata ai bambini, ma anche gli aduti si divertono a costruire, filmare, toccare, spostare! Tantissime le sale espositive ed una mostra del fashion  “Mode&Tekstile” davvero notevole  contenente abiti ed accessori dal 1700 ad oggi e nell’area shop anche un’intera collezione di libri sul Fashion.

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Ma il più divertente di tutti è stato il Museo della Birra della Carlsberg  che accoglie  una collezione di 22552 bottiglie di cui esposte 16868 (alla data del 5 marzo 2015) provenienti da tutto il mondo. Grande cura nei particolari e supporti audiovisivi uniti all’ottimo stato delle strutture ne fanno a mio avviso la più bella fabbrica di birra  da me visitata e ho esperienza della Peroni a Roma e della Guiness a Dublino! E le degustazioni erano ottime ed abbondanti!

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Cosa acquistare a Copenhagen? Sicuramente un oggetto alla Royal Copenhagen, storica casa di porcellana attiva dal 1750. Io mi sono portata a casa un uovo decorato in porcellana della collezione Pasqua 2015 per il mio albero (di Pasqua).

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Per quel che riguarda l’abbigliamento i marchi locali sono un po’ indietro rispetto all’Italia per tagli, confezioni, tessuti e scordatevi di trovare scarpe fashion , eccetto che per i grandi marchi, probabilmente a causa del clima sono assolutamente inutilizzabili. Comunque ho visto ragazze spiritose in bicicletta sotto la pioggia indossare tacchi 12 e signore elegantissime anche con scarpe comode (per me è terrificante solo l’idea!).

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Tantissime le gallerie d’arte, notevoli quelle di arte contemporanea, che sono un vero e proprio paradiso degli occhi e raccolgono pezzi davvero originali ed in alcuni casi si rivelano anche degli ottimi affari.

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Meravigliosa è l’ambra baltica reperibile nelle numerose boutique dedicate in varie parti della città :“Hause of Amber”.

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Non si può non far visita al Palazzo Reale ed attendere mezzogiorno per assistere al famoso cambio della guardia! Proseguendo verso nord-est in un’area che ospita residenze militari a forma di stella denominata  “Kastellet” si può letteralmente ammirare  la famosa statua della Sirenetta ed è riduttivo dire che si rimane… incantati!

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2 Replies to “Diario di Viaggio : Copenhagen”

  1. Copenhagen è stato uno dei viaggi migliori della mia vita! i paesi nordici sono meravigliosi. riguardo allo shopping, se posso, aggiungerei che h&m è danese, quindi i vestiti di quel marchio sono di super tendenza anche li! e come acquisto da fare assolutamente, qualcosa di design danese (che io adoro). peccato tu non abbia visitato anche la periferia, io ho visto un villaggio fuori Copenhagen che si chiama Dragor: panorama mozzafiato sul mare grigio blu!

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