Giorno tre – sabato
Ormai provati dalla scarpinata del giorno prima optiamo per una giornata più rilassante e decidiamo di raggiungere l’Oceanario. Non era certo di strada , ma come negare a mia figlia l’agognata maglietta dell’Hard Rock Cafè da aggiungere alla sua collezione? Camminando passiamo davanti ad un’interessante quanto particolare pasticceria dove è possibile assistere alla creazione delle Pasteis de Nata che con il caffè italiano si sposano benissimo!
Giungiamo infine all’Oceanario dove oltre alla mostra permanente possiamo assistere anche ad una mostra temporanea : Florestas Submersas allestita dal giapponese Takashi Amano. In un video venivano proposte le fasi dell’incredibile allestimento con l’impianto delle varie specie vegetali. L’oceanario vanta 8000 diversi organismi e 500 differenti specie di pesci. L’immensa vasca centrale rappresenta L’oceano Globale ed è stato concepito per rappresentare quattro diversi habitat naturali con diverse temperature. Troviamo in esterno a temperature polari i pinguini e a temperature decisamente più accettabili le lontre marine che sono di una simpatia formidabile. Si starebbe a vedere giocare per ore!
Quarto giorno – domenica
La giornata prevede la visita a Sintra (città dichiarata patrimonio mondiale dell’UNESCO) a circa 35 km da Lisbona a cui giungiamo in quaranta minuti con il treno. Al nostro arrivo in stazione siamo accolti da ragazzi in maglia gialla: sono volontari della pro-loco che ci danno tutte le informazioni. Dopo un rapido giro per la cittadina con visita al Palacio de Seteasis e al museo dell’artista Anjios Teixeira raggiungiamo con un bus Monserratte che ci appare ricco di angoli incantati ed ha un Palazzo costruito da un milionario inglese nello scorso secolo che tra le particolarità ha quella di avere uno dei più ricchi giardini botanici d’europa! Proseguiano poi per il Palacio da Pena che costruito a 500 metri di altitudine è ispirato in modo assai fantasioso alle dimore della Baviera grazie alle origini dei proprietari che annessero la nuova costruzione al precedente Monastero di Nossa Senhora.
Quinto giorno – lunedì
L’obiettivo di oggi è la Torre di Belem edificata nel 1500 che rappresenta il simbolo dei navigatori portoghesi. La visita è preceduta da una dolce pausa alla Patiserie di Belem dove la scelta ricade ancora una volta sulle pasteis de nata fatte con una crosta di pasta sfoglia con ripieno di crema ed una spolverata di cannella!
Nei dintorni, fronte mare, segnalo il museo di Arte Contemporanea con la sua architettura minimalista immerso in un parco con fontane meravigliose ed il museo della marina. Prima di riprendere la strada dell’aeroporto arriviamo al Barrio Alto dove facciamo gli ultimi acquisti e scopriamo tra Rua Garrett e Rua Anchena la più antica libreria del mondo! Si pranza in un locale all’aperto dove gustiamo le famose sardine alla brace e azzardiamo con le Caracois (lumache) prima di tornare in Italia!
fine
Che bel post! Mi hai fatto ricordare che ho una voglia matta di ritornare a Lisbona, una città che amo e che mi è entrata nel cuore anni fa!