Cari Amici, condivido con voi qualche riflessione sull’estate. Non in termini metereologici, ma in funzione dei ricordi e delle sensazioni che chi come me era bambino negli anni “70 sicuramente potrà condividere.
Eccoci al primo giorno di agosto una data che quando era bambina significava un mese di vacanza con i miei genitori. Un mese di vita da “mare” sulla Riviera Adriatica dove il tempo scorreva lento e metodico con l’ora del bagno, il riposino dopo pranzo, il gelato del pomeriggio e la passeggiata serale. Erano gli anni “70 e le cose erano molto diverse da oggi. Ci accontentavamo di poco : la borsina di plastica colorata, i giornaletti da leggere sotto l’ombrellone, le classiche infradito (che io già da allora volevo coodinate con la borsa!).
Poter andare a comprare i giornaletti da sole (io e mia sorella di 3 anni più piccola di me) , arrivare fino in fondo alla strada (senza bisogno di attraversare!) era un grande traguardo che in città ci avrebbero concesso solo molti anni più tardi.
Avevamo il “nostro” ombrellone, stesso “bagno”, stesso posto. Per qualche anno anche gli stessi vicini : una famiglia di Milano con la quale d’inverno scambiavamo della corrispondenza (i famosi amici di penna) e che ritrovavamo l’anno seguente per condividere e litigare per lo spazio, il silenzio e le formine.
(Nella foto io e mia sorella nel 1975)
Prima del mese con i genitori c’era la colonia a Santa Severa. Severa di nome e di fatto perchè le suore che gestivano la struttura erano davvero tremende (è vero da piccola ero un pò vivacetta, ma un sacco di sgridate non me le meritavo!).Nonostante tutto mi sono rimasti bei ricordi : le prove del teatro ed i balletti con i costumi per la recita finale, il negozietto dei dolci che apriva la sera ed il pane fritto che da allora non ho più mangiato.
Quando si tornava a Roma per noi era ancora vacanza perchè le scuole cominciavano dopo la festa di S. Francesco ovvero dopo il 4 ottobre e quel mese era bello perchè si andavano a comprare le cose delle scuola, c’erano le prove della sarta per i grembiuli e la ricerca del diario e dell’astuccio nuovo avevano qualcosa di magico. Le nostre erano vacanze lunghe e serene e se penso che ad oggi ancora non ho “staccato” e che fra un mese ricomincia il solito tram tram non posso che pensare con nostalgia a quelle estati che non torneranno più!