Un pomeriggio ad alto tasso di cultura quello passato giovedì 13 aprile scorso presso la Galleria Piazza di Pietra 28 a Roma che propone nei suoi spazi un’insolita presentazione del libro di Lorenzo Newman.
Le opere di Manneraak “Norvegian Hallucination” nei due piani della galleria raccontano un paesaggio mitico che si rivela tra il mistero della natura e l’esperienza visiva e spirituale dell’artista. Un omaggio alla Norvegia, ma sopratutto un viaggio alla scoperta dell’interiorità dell’artista e della sua personale visione. Approda a Roma dopo il successo ottenuto a New York e arriverà a Cannes dal prossimo maggio. Un ambientazione che anticipa il confronto tra le idee italiane e quelle nord europee messe in evidenza nel libro “Paura e rischio in Italia. Come scuola e famiglia ci insegnano a temere gli spifferi e fregarcene dell’eruzione del Vesuvio”
Il giornalista Andrea di Consoli analizza la realtà italiana e compie un’ineccepibile excursus storico per giungere al panorama odierno e far comprendere agli e con gli intervenuti cosa ha portato noi cittadini italiani ad essere così chiusi e timorosi nei confronti del nuovo e del diverso.
“L’Italiano vive ripiegato sul sentimento della paura e non riesce a programmare e calcolare il rischio…Fatalismo e paura… Atteggiamento diffuso in cui si preferisce non rischiare, non provare, non superare le paure. Interessante la realtà italiana completamente opposta a quella anglosassone che sperimenta, si butta, prova. Non si fa guidare dalla paura con voglia di mettersi in gioco….” certo la realtà storica e geografica del nostro paese è completamente diversa da quella di altri paesi” ricorda Di Consoli
“ In Italia una serie di vicende hanno condizionato molto i caratteri dei siciliani rispetto ai lombardi ecc. Il nostro è un paese complesso dove abbiamo avuto banditismo, siamo stati presi di mira da bisogni espansionistici di altri stati ecc senza contare che dal V sec in poi il grande obiettivo era conquistare Roma.. le dominazioni spagnole hanno favorito una politica basata sul sotterfugio e la menzogna invece che sulla lealtà ed il coraggio e come sede della fede universale cristiana in qualche modo s’insinua anche il concetto del volere di Dio e della provvidenza che impedisce all’uomo di muoversi”.
Il giovane studioso Lorenzo Newman con cui ho avuto modo di confrontarmi prima della presentazione è curioso, attento. Si occupa di formazione e proviene da un’intensa esperienza educativa anglosassone e si trova a confrontare le due realtà sottolineando “le stranezze”, come le definisce lui , degli interventi educativi nella scuola e nella famiglia che portano il giovane ad accontentarsi, a non misurarsi con se stesso, a non rischiare.
Attraverso dei giochi interattivi abbiamo provato a condividere le paure e il concetto di rischio tra i presenti, scrivendo e disegnando su dei cartoncini che a fine serata sono stati appesi alle vetrine della galleria sotto l’occhio vigile della titolare Francesca Anfosso.
Gli interrogativi rimangono aperti, così come il dibattito e l’impegno a rendere aperte le menti delle nuove generazioni!