Ho conosciuto Antonio Riva in un famoso atelier romano qualche anno fa e da allora ho sempre seguito la sua carriera. La caratteristica del suo lavoro è la sobrietà. Un’eleganza semplice e complessa al tempo stesso con metri e metri di stoffe preziose e tagli perfetti ed originali. In lui convergono tradizione ed innovazione, sempre attento e curioso. Considerato uno degli ambasciatori del made in Italy nel mondo anche per la passione che emerge dalle sue opere. Non solo abiti, ma la ricerca di forme e linee perfette che è evidente già dall’infanzia.
Lo incontro la mattina di un solare sabato di luglio nel prestigioso St.Regis Hotel con la mia assistente Elisa che in apparenza seria e professionale, non stava nella pelle da quando le avevo annunciato che mi avrebbe accompagnato all’appuntamento. L’accoglienza è calorosa e da subito è chiaro che non si tratta di un’intervista formale, ma una chiacchierata spontanea sorseggiando un caffè.
Ero preparatissima sulla collezione 2018 “Batterfly in the sky” di cui avevo anche scaricato il lookbook , di cui poi mi ha fatto dono in formato cartaceo, ma vedere quelle opere dal vero è da rimanere senza fiato. Come senza fiato rimarranno le spose che potranno incontrare Antonio Riva una volta al mese, da settembre, ospitato nei magnifici saloni del St. Regis decorati da Madama Fiori, per una consulenza personalizzata nella scelta dell’abito da sogno. Una collezione ricca di fiocchi e ruches, mikado e top scultura che quest’anno è più fluida con abiti meno strutturati quasi con effetto piuma. -E’ nata l’esigenza di alleggerire gli abiti – riferisce mostrandomi la collezione.
La vera novità è rappresentata però da una new entry: “The Second Shoes”, la sneaker da sposa perfetta per il wedding-dressing contemporaneo. – E’ stata un’idea divertente – ammette. “The Second Shoes” è rigorosamente bianca anche se possiede dettagli in pizzo macramè color avorio e cipria, con una lavorazione matelassè in mikado sul davanti e il logo monogram Antonio Riva. Il modello è un connubio tra lusso, comfort, romanticismo e quel mood audace, ma sofisticato e lineare, tipico dello stilista. Permettere alla sposa di rimanere fashion anche durante la festa di nozze con una scarpa leggera, preziosa, ricamata con applicazioni da sogno è l’idea dello stilista, ma riferisce che dalla presentazione sono andate letteralmente a ruba e che è in attesa della prossima produzione.
Quindi anche per il mio paio dovrò aspettare, perché non è necessaria una cerimonia di nozze per indossarle: mi permetteranno di essere veloce e fashion anche tra i “sanpietrini” di Roma.