Oltre l’inverno (della vita) di Isabel Allende

Curioso che il libro in questione mi sia stato regalato da mio marito il giorno di S.Valentino proprio mentre fuori dalla finestra della camera da letto si vedeva fioccare della timida neve che si presagiva non avrebbe attaccato, ma che creava quell’atmosfera surreale che avrebbe anticipato la storia del libro.

Una terribile bufera di neve aveva bloccato New York ed i protagonisti in questione si trovavano in un vecchio  edificio di Brooklyn. Come di consueto la storia, che era cominciata con una corsa alla clinica veterinaria perché uno dei gatti del protagonista aveva leccato del liquido antigelo e rischiava la vita, prosegue con continue incursioni nella vita precedente dei tre individui molto diversi fra loro e solo molto avanti nel libro ho potuto tirare un sospiro di sollievo per la sorte della gattina.

allende libro

Isabel Allende negli anni mi ha sempre attratto per l’audacia, e la passione che mette nei suoi racconti. Una giornalista ha addirittura ipotizzato che “le incredibili figure femminili che crea dovrebbero diventare patrimonio dell’umanità!”  Personalmente  mi sono  sempre ispirata a quelle figure così diverse per età ed epoche eppure  sempre così vitali e straordinarie.

Anche questa volte i tratti autobiografici della scrittrice emergono dall’inizio  come già anticipato dalla quarta di copertina:

“Voleva approfittare di ogni singolo giorno, perché ormai erano contati e sicuramente erano meno di quelli che lei sperava. Non c’era tempo da perdere “ .

La protagonista Lucia prova attrazione verso Richard, suo padrone di casa e collega di lavoro così diversi nel modo d’intendere la vita,  ma entrambi non più giovanissimi e sente l’urgenza di velocizzare quella relazione che stava prendendo  tempi lunghissimi. Nella vita reale infatti  Isabel ha un nuovo compagno incontrato a 74 anni!

Non vengono dimenticati il suo paese d’origine e tutte le traversie dei rifugiati e perseguitati  politici che lei ha vissuto in prima persona negli anni della dittatura e guerra civile. Questo romanzo pubblicato da Feltrinelli e tradotto da Elena Liverani riesce a ricreare la magia dei suoi precedenti libri anche se molto concreto per l’ambientazione ai nostri giorni in una città avvolta da una coltre di neve. Parte come un thriller : incidente di macchina, arrivo improvviso di una ragazza apparentemente muta nel cuore della notte, il ritrovamento di un cadavere nel baule di una Lexus, corse disperate contro il tempo verso le montagne…

Volete sapere se c’è il lieto fine? Credo di avervi incuriosito abbastanza per non rovinarvi il finale! Vi invito a leggerlo avvolte in una copertina di lana e con una  bella tazza di tè bollente!

 

 

 

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