Il nostro territorio è un bene immenso, di una ricchezza ed un fascino particolare. Sarò forse di parte, perché circa 25 anni fa scelsi di trasferirmi da Roma per avere uno stile di vita più sereno e lento rispetto alla città.
Dopo tanti anni le scoperte sono sempre vive e sebbene ci sarebbe davvero tanto da fare ringrazio le tante brave persone che si sono sempre adoperate per portare cultura e conoscenza ai cittadini ed ai turisti valorizzando tutto ciò che il territorio ha da offrire. A meno di un Km da casa mia sorge il complesso dell’acqua Claudia al cui interno si trovano i resti di un grande complesso residenziale di epoca romana fatto realizzare in epoca repubblicana da Lucio Cornelio Balbo il Maggiore.
L’archeologo Paolo Lo Rizzo che ci ha fatto da guida ci ha mostrato con passione le rovine spiegando anche i sistemi di studio e le tecniche di ritrovamento. Sembra che le prime notizie riguardo al complesso siano riportate da Antonio Nibby nella sua Analisi storico-topografico-antiquaria della Carta de’ dintorni di Roma nel 1837. I primi scavi risalgono al 1934 da parte dall’archeologo Roberto Vighi a partire dal 1934, durante i quali fu riportata in luce una parte dell’esedra ed altri ambienti dei livelli superiori, purtroppo qualche anno dopo gli scavi vennero abbandonati e presto la vegetazione prese il sopravvento e ricoprì gran parte delle strutture. Persone del luogo ricordano come da bambini fosse divertente andare in bicicletta nel complesso, correre, arrampicarsi e spesso scendere nelle grotte sottostanti.
Bisogna arrivare al 1981 grazie alla Soprintendenza archeologica per l’Etruria Meridionale, in collaborazione con la British School di Roma che effettuò alcuni sondaggi per comprendere le potenzialità dell’impianto, ma solo da tempi più recenti (2010) l’area è oggetto d’indagini da parte dell’Associazione archeologica “Antica Clodia” sotto la supervisione della stessa Soprintendenza. Nasce anche un piccolo museo dove sono conservati tantissimi reperti.
Il complesso archeologico è custodito all’interno dello stabilimento dell’Acqua minerale ed è visitato da scuole e gli studenti di Roma 3 ricevono Crediti Formativi per le attività svolte al’interno, ma sono attive visite guidate per residenti e turisti a titolo gratuito anche se è gradita una offerta.
Domani parteciperò a delle attività speciali per lo studio del terreno da parte di un macchinario innovativo che è in grado di rivelare la presenza, di acqua, di muri, vuoti ecc informazioni importanti ai fini del proseguimento degli scavi… ma questo ve lo racconto la prossima volta!