La mia prima sfilata di stagione ad AltaRoma è stata emozionante. Un racconto attraverso gli abiti belli e portabili. Martina Cella ha tratto ispirazione da un viaggio in Romania, dai social , i disegni fatti a mano, le giacche da scii vintage del padre, dagli accostamenti sbagliati, dalla voglia di vincere e dal profumo di fiori.
Assistiamo ad uno scontro tra città e campagna come due donne che si odiano e si amano visibile attraverso la contrapposizione di rigore e tradizione. Via al folk con frange, fantasie e ricami geometrici, abiti tradizionali rivisitati, sovrapposizioni di panni ed eco pellicce ispirandosi ai popoli dell’est Europa. Lana lavorata a maglia da mani esperte e foulard sfrangiati sulla testa. Tailleur a tinta unita con spalle larghe. Nel tempo libero si sbizzarrisce con stampe animalier accostate a stampe floreali. Punti vita avvitati, maniche arricciate. Tanti i riferimenti al mondo dello sci dai volumi oversize trattenuti da cinture impunturate, spalle scese, fuseaux fascianti e stole in piumino (queste mi sono piaciute particolarmente!). Tanti i colori viola ,verde, azzurro, rosso, petrolio e rosa flamingo che abbracciano il bianco e nero.
Ne viene fuori una donna forte e sicura che sa vivere il futuro con l’esperienza del passato con grinta.