Non è la prima volta che partecipo ad Altaroma, ma quest’anno ci sono due importanti novità per me: per prima cosa, ho visto molte più sfilate e partecipato a molti più eventi rispetto agli scorsi anni, e questo è legato anche alla seconda novità, ovvero La Stanza di Michela, questo mio spazio online dove potermi raccontare. E questa è una novità importante perché mi ha fatto approcciare alla manifestazione in maniera totalmente diversa. Infatti, quando sai che dovrai scrivere dell’evento, ogni dettaglio che osservi diventa rilevante, ogni parola della persona con cui interagisci assume nuove caratteristiche. Per non dimenticare nulla, ho preso appunti, fatto tantissime foto e registrazioni. Ho fatto anche delle brevi interviste a diversi artisti, sia emergenti sia già affermati, che hanno esposto le loro creazioni a Showcase. Showcase è l’esposizione che ha accompagnato tutti e 4 i giorni di Altaroma, rinnovandosi ogni giorno con designer diversi che hanno proposto le loro collezioni SS 2020 di gioielli, scarpe, accessori e abbigliamento.

Focus: Gaia Caramazza tra Impero Romano e modernità (ALTAROMA DAY #1)
Primo giorno di Altaroma, appena entrate a Showcase, troviamo subito l’esposizione dei gioielli di Gaia Caramazza “GAIA Italian Handmade Jewellery”. Si comincia in grande. Gaia presenta ad Altaroma la sua collezione Impero: nel suo stile concettuale, ogni collezione è dedicata ad una tematica particolare e in questo caso la collezione è un tributo alla donna romana e ad un’epoca intramontabile, per ricchezza, progettualità e senso del bello. Proprio dalla ricerca della bellezza ha avuto origine questa collezione: “Cosa è bello per me? Per me è bella Roma, la mia città” mi dice Gaia. Mi racconta di aver ripreso manuali per studiare le tecniche tipiche dell’epoca romana, come la micro modellazione in cera e banchetto, nonché i tipici gioielli, da anelli vistosi che erano simbolo di un certo status, a bracciali alla schiava, a medaglioni. Tutto ciò viene reinterpretato e reso contemporaneo attraverso quello che è un tratto distintivo delle collezioni di Gaia, ovvero la reversibilità. Anelli, medaglioni e orecchini hanno tutti due “facce” che possono essere girate a piacimento, ad esempio da una parte troviamo la pelle e dall’altra bronzo e argento. Gli anelli in particolare sono unisex e ce ne sono alcuni più grandi, adatti a delle mani da uomo. Conosco già le collezioni di Gaia e ho notato che il filo conduttore è sempre la reversibilità o convertibilità delle sue creazioni: gioiello unico, usi molteplici. I bracciali della collezione Impero sono in pelle, in particolare sono state usate delle pelli “salvate” da un magazzino: hanno trovato così una nuova vita. E sopra ai bracciali troviamo diversi simboli che rimandano alla Roma antica come ad esempio il serpente in bronzo. Una collezione in generale molto elegante della quale ho apprezzato particolarmente gli anelli e gli orecchini reversibili
Focus: Riccardo Selvaggi reinterpreta la superbia (ALTAROMA DAY #2)
Girando per showcase, i miei occhi sono stati subito attratti dallo scintillio di paillettes, glitter, maglie effetto metallico e bellissimi abiti partywear e disco. Avvicinandoci, abbiamo trovato una collezione d’ispirazione anni ’80, con abiti caratterizzati da spalle rinforzate, della quale avrei indossato letteralmente ogni cosa. Era d’obbligo dunque conoscere il designer, che era lì presente. Riccardo Selvaggi è un giovane artista di origine napoletana che vive tra Milano e Napoli. Il suo showroom attualmente si trova solo a Napoli e la distribuzione si svolge solo in Campania, ma ci sono progetti di espansione. La sua infatti è una produzione giovane, nata lo scorso anno, con la collezione FW 2018. I suoi abiti sono made in Italy, realizzati tra Lombardia e Piemonte. La collezione che abbiamo visto ad Altaroma si chiama “Superba”: l’amor di sé, spinto all’eccesso. Ci racconta che la sua è una reinterpretazione della superbia, una “superbia 2.0”, nella quale la donna non sente il bisogno di disprezzare gli altri per affermare se stessa e non si cura del giudizio altrui. La visione dunque di una donna forte ed indipendente, in una collezione che unisce edonismo degli anni Ottanta e pragmatismo degli anni Novanta dando vita ad una interpretazione moderna. L’idea di Riccardo è che la donna oggi, grazie a passi avanti nell’emancipazione femminile, può permettersi di indossare ciò che vuole, facendo un gesto per se stessa e non per cercare di dimostrare qualcosa a qualcuno. Una visione del mondo forte e decisa ed una collezione originale ma allo stesso tempo indossabile rendono Riccardo Selvaggi un designer degno di nota, da tenere d’occhio.
Vorrei segnalare anche Bianca Gervasio (ALTAROMA DAY #1)
che ha presentato una collezione di mollette ed accessori per capelli e coroncine meravigliose molto in voga quest’anno! Bianca Gervasio dopo il diploma di Sarta e Tecnico d’abbigliamento e Moda, si laurea in Fashion Design all’Istituto Marangoni. Numerose esperienze lavorative importanti con atelier di Abiti da Sposa e da cerimonia Couture: Milano, Roma e Puglia. Collaborazioni in qualità di costumista per corto e lungometraggi, pièces ed eventi teatrali. Dal 2003 lavora come consulente presso l’Ufficio Design & Licenses di Mila Schön con l’incarico di sviluppare progetti per Mila Schön Japan. Da Ottobre 2013 a Febbraio 2016 Bianca è Direttore Creativo per il marchio: FRAGIACOMO 1956 accessori, calzature, borse e piccola pelletteria uomo, donna. Oggi Bianca è consulente senior designer per aziende di moda realizza capi ed accessori a marchio Bianca Gervasio nello specifico fermagli per capelli e abiti su misura per clienti private e per negozi, perché crede fortemente nel ritorno della sartoria e dell’artigianato.
La linea Bianca Gervasio Couture fermagli per capelli nasce dall’idea di creare dei veri e propri gioielli per la testa. Sono creazioni interamente realizzate a mano pezzo per pezzo da un bravissimo artigiano milanese, mantenendo e supportando, così, il concetto di design, stile ed artigianalità Made in Italy. I fermagli sono disegnati dalla designer Bianca Gervasio e composti con gusto. L’ispirazione delle prime collezioni partono da un’immagine vagamente Liberty, ultra decorativa ed i soggetti che popolano i decori per capelli sono prevalentemente libellule, farfalle, fiori, piume e frutti, dalle linee sinuose e stilizzate. I fermagli sono arricchiti da perle o cristalli Swarovski in vari colori. I pezzi sono tutti in metallo di base ottone poi galvanizzati e dorati in oro chiaro oppure nichel free per l’argento, completamente anallergici.
Michela Formicone La Stanza di Michela