Quello come Hostess e Promoter è un lavoro che può essere svolto ad ogni età in modo saltuario o continuativo. In genere si lavora con varie agenzie che promuovono brand e prodotti diversi. Durante la settimana può accadere di collaborare con diverse agenzie andando a sponsorizzare articoli anche molto diversi tra loro.
Nel mio caso, svolgo questo tipo di lavoro da oltre 5 anni e ho avuto tantissime esperienze: dagli eventi alle promozioni con degustazione, dalle attività come consulente fragranze allo street marketing. Scrivo questo articolo perché ho notato, sempre di più negli ultimi anni, una tendenza tanto da parte delle agenzie (il nostro diretto referente) che delle aziende (il “cliente” che incarica l’agenzia) a dimenticare il lato umano. In altre parole, spesso i nostri datori di lavoro si dimenticano che siamo esseri umani e che possiamo avere delle necessità (spesso dimenticano anche le necessità più basilari, come il bisogno di mangiare e bere!) e organizzano delle attività che mettono a dura prova la nostra resistenza. Qualcuno potrebbe chiedermi: “E chi te lo fa fare?!”. Beh, spesso certi tipi di informazioni riguardanti l’attività vengono fornite solo una volta che abbiamo firmato il contratto e non ci si può più tirare indietro.
Evitando ovviamente di menzionare agenzie e/o aziende, vi fornisco qualche esempio di ciò di cui sto parlando.
Le situazioni più improbabili si verificano sicuramente nel caso dello street marketing (“volantinaggio”). Lo street marketing delle hostess consiste in una consegna rigorosamente a mano del flyer (“volantino”) accompagnata dalla spiegazione di cosa si sta consegnando. Si tratta di un lavoro sicuramente semplice, ma che presenta numerose complicazioni. In molti casi dobbiamo portarci dietro pesanti borse contenenti migliaia di volantini e camminare per ore e per chilometri per coprire l’area indicata dall’agenzia. Quando si fanno queste attività si sta fuori casa per una giornata intera potendosi portare dietro solo il minimo indispensabile (chiavi di casa, della macchina e portafoglio) perché molto spesso non si sa dove lasciare i propri effetti personali. L’agenzia richiede sorriso, precisione e proattività per tutte le ore di attività. Si fa il meglio che si può, ma vi assicuro che a volte arrivare a fine giornata è faticoso!
Le agenzie inoltre hanno alcune pretese che rendono questo lavoro più pesante di quanto non sia già. Di cosa sto parlando? Conservare in casa propria omaggi e materiali per le promozioni per mesi finché non viene il corriere a ritirarli; presentarsi sul luogo di lavoro con largo anticipo (ore in più non pagate); inviare le foto dell’attività, tra cui le peggiori sono quando, lavorando da sola, ti richiedono le foto in interazione con i clienti (ma, esattamente, chi dovrebbe farmele queste foto?!); avere in casa una copisteria per poter stampare e scannerizzare contratti e altri documenti vari; massima puntualità al lavoro che in qualche caso non corrisponde ad una massima puntualità nel pagamento ricevuto. E chi più ne ha, più ne metta!
Stare ore in piedi è parte integrante del lavoro e quello non può essere considerato un problema, ma se si aggiungono disagi di altra natura, si perde la motivazione verso il lavoro stesso. Assenza di motivazione significa lavoro svolto male. Una hostess/promoter che si sente fisicamente bene lavorerà meglio e si impegnerà di più. Perché questi tipi di attività sono bellissimi, si conoscono tante realtà diverse e si ha l’opportunità di parlare con molte persone, crescendo anche interiormente. Non svalutiamole dimenticandoci il lato umano!
N.B. Le foto presenti in questo articolo NON riguardano le attività di cui si parla, sono solo esemplificative dei miei lavori come hostess/promoter.
Michela Formicone