Passiamo un terzo della nostra vita lavorando. Molto di più di quello che dedichiamo ai nostri bisogni fisiologici come mangiare. Lavorare è necessario, sicuramente per l’introito economico che ne deriva che ci conferisce un minimo di stabilità per prenderci cura di noi e della nostra famiglia, ma il lavoro è molto di più.
Parte della nostra identità deriva dal nostro lavoro e noi scegliamo un lavoro in base alle nostre caratteristiche e predisposizioni. Purtroppo non tutti possono scegliere il lavoro dei loro sogni o quello per cui si è dedicata una vita di studi e molti si devono accontentare di quello che si trova. Insomma un lavoro che paghi l’affitto!
In ogni caso cerca di fare bene il tuo lavoro qualsiasi esso sia. E’ molto importante non avere la sensazione di buttare il proprio tempo che potrebbe essere utilizzato in altre attività più appaganti.
Se sei un libero professionista conosci già i pro ed i contro di questa situazione, ma se hai avuto il coraggio di metterti in proprio e non avere “padroni” e riconosci le tue capacità non rammaricarti se il tuo lavoro a qualcuno non piace (non piacerai mai a tutti!)
Lavora a testa bassa. Non distrarti. Concentrati e godi del tuo lavoro. Ascolta eventuali consigli, ma non farti influenzare. Se hai un’idea cerca di realizzarla. Se l’esito è positivo rallegrati con te stesso, guardati allo specchio e sorridi. Se fallisci impara dalla lezione e la prossima volta dedica maggiore impegno ed attenzione. Cerca il divertimento nelle cose che fai e sii contento del lavoro che hai scelto. Se non ti appaga cerca altro, perché la vita è lunga e non si può vivere di rimpianti, di scelte non fatte, di decisioni mai prese!
Il mondo del lavoro sta subendo cambiamenti epocali sotto la spinta di internet e della diffusione della connettività. Grazie alla rete il lavoro online sta emergendo prepotentemente soppiantando le forme tradizionali di occupazione e trasformando dove, quando e come si esegue una prestazione o si eroga un servizio.
https://wordpress.com/post/newslettismo.wordpress.com/665
il mondo sta cambiando e questa pandemia ha accellerato i tempi del cambiamento