Per il secondo anno consecutivo sono stata chiamata a portare un mio contributo al Festival dell’Oriente. Dopo il successo dello scorso anno con la conferenza dal tema : Alimentarsi tra nutrizione, mode e spiritualità questa’anno una nuova sfida: parlare del possibile incontro tra occidente ed occidente come soluzione ai ritmi frenetici della vita moderna. Purtroppo l’orario mi ha un pò penalizzato riguardo alla partecipazione, ma come si dice meglio pochi, ma buoni!
Abstract della conferenza svoltosi venerdì 6 maggio 2016 presso il Festival dell’Oriente di Roma.
Dalle discipline orientali alla vita nelle metropoli…è possibile raggiungere uno stato di benessere?
E’ così impensabile il raggiungimento di un equilibrio psico-fisico vivendo in una metropoli? Dobbiamo rassegnarci a stress ed insoddisfazioni o possiamo trovare alternative? Le discipline orientali ci hanno dato delle indicazioni si possono applicare in questi veloci stili di vita?
Vi invito a fare una constatazione : Il titolo del mio intervento di oggi contiene una importante domanda ed i sottotitoli sono esse stesse altre domande.
Per non tenervi sulle spine risponderò subito alle domande e per gradi arriverò alle spiegazioni ed attuazioni pratiche.
Per mantenere un certo ordine, la risposta alla domanda del titolo è certamente si, così come la risposta alla prima domanda del sottotitolo. Alla domanda “Dobbiamo rassegnarci a stress ed insoddisfazioni o possiamo trovare alternative?” La risposta è invece negativa. Mentre è si la risposta dell’ultima domanda dei sottotitoli.
Le domande da me proposte potrebbero essere poste da chiunque di voi e sono state espresse direttamente o indirettamente dai miei pazienti. Per farvi capire come sono arrivata alle risposte invece devo raccontarvi il cammino e le esperienze che mi hanno portato ad integrare e sottolineo la parola integrare molta teoria ed altrettanta pratica per trovare le soluzioni ottimali ad ogni problema presentato…
Nella mia pratica clinica non mi sono accontentata delle soluzioni fornite da percorsi convenzionali e ho colto ogni occasione per conoscere anche teorie e tecniche di origine orientale quali: la meditazione trascendentale o lo yoga (x carità a livelli elementari!) quel tanto che è bastato per capirne la filosofia e l’utilità nella mia pratica clinica riconoscendole come immensa risorsa…
In effetti in molti casi (secondo le mie osservazioni) una scuola di riferimento non sempre rispondeva a tutte le esigenze e le sfaccettature di un problema e quindi ho iniziato ad attingere ad altre discipline ed integrarle con le proposte tradizionali.
Ho inserito quindi tecniche di respirazione e controllo dell’ansia e dello stress prese in prestito dallo yoga e le ho utilizzate nella musicoterapia. Nel particolare per una serie di coincidenze mi sono occupata in prevalenza dei disturbi dell’alimentazione che mi hanno portato a notare che il disturbo dell’alimentazione è in realtà un sintomo che rappresenta solo la punta dell’iceberg di tutto il problema. Questa visione innovativa oltre a farmi produrre un libro mi ha anche portato a fare delle conferenze ai colleghi dell’ordine degli Psicologi del Lazio…
Dai contributi di tutte le mie signore con storie diverse, ma molto simili nei vissuti mi sono resa conto che per approcciare concretamente ogni problema era necessario affrontarlo contemporaneamente su più fronti.
Da qui nasce il mio Metodo Integrato. A questo punto potete chiedervi, ma allora cosa centrano gli approcci orientali? C’entrano eccome perché la parola chiave che riassume il mio metodo è l’ EQUILIBRIO. L’equilibrio è in effetti la base su cui si fonda ogni filosofia orientale da quella sportiva a quella più meditativa… Per le persone in sovrappeso e con disturbi dell’alimentazione è una parola sconosciuta in quanto continuamente preda degli eccessi…l’approccio è una continua ricerca dell’equilibrio interiore ed esteriore. Equilibrio nel modo di mangiare, ma soprattutto nel modo di rapportarsi al mondo e alla vita…
Altro aspetto di cui ho tenuto conto è stata la DISCIPLINA. Nessuna soddisfazione vera si raggiunge senza sacrificio. Un lavoro costante sul proprio corpo e sulla mente implica disciplina che serve ad orientare i passi e la strategia del cammino.
Inoltre restituendo valore anche alle piccole cose di ogni giorno si acquista fiducia e serenità. Dialogare con se stessi, essere attenti, imparare a mangiare bene controllando gli eccessi, imporsi di fare regolare attività fisica fanno parte di un continuo allenamento di costruzione di se stessi.
Raggiungere i risultati grado per grado senza rigidità , modificando piano piano le nostre abitudini. Sapersi godere il momento della vittoria concedendoci un regalo e essere in grado di demandare, e saper staccare la spina, prima di finire nel..frullatore.
La cosa positiva che una volta cominciato con determinazione questo cammino sarà sempre più semplice proseguire e riuscire a gustare al meglio ciò che la vita ci offre anche se in cambio spesso ci chiede qualche sacrificio.
Mettiti alla prova!
Per maggiori informazioni riguardo al mio Metofo Integrato leggi il libro: Dimagrire una scelta consapevole/il Metodo Integrato della Dott.ssa Emanuela Scanu