Doveva essere un testo teatrale, è diventato un libro. Un libro che ti prende il cuore e l’anima e non ti lascia fino all’ultima parola scritta. A ben pensarci vorresti che continuasse ancora quel tour de force che ti ha tenuta incollata al libro per due pomeriggi di seguito vorresti sapere di più, ancora. Ma la storia è quella che è stata raccontata , quella che già conosci e non può cambiare dopo aver letto varie sue biografie. Eroina dei suoi tempi e dei nostri giorni Frida Kahlo amata ed osannata oggi e ieri. Personaggio particolare e fuori le righe. Un’esistenza infuocata dalla voglia di vivere in quel Viva la Vida “a parte tutto” che è contagiosa.
Nel monologo viene ripercorsa la vita dell’artista dal giorno di quel terribile incidente in quel Messico colorato in cui politica, colori ed amori hanno preso vita. L’amore per Pedro Rivera, il matrimonio ed i litigi, i tradimenti, la solitudine e la passione, tutti ripercorsi a voce alta e quei momenti ritratti nei suoi quadri. L’elefante e la colomba venivano chiamati, una coppia che sembrava il simbolo degli enormi contrasti della loro terra sottolinea l’autore. Viva la vida “gridata con le azioni” fino alla fine anche su una sedia a rotelle. Il dolore fisico sempre presente, la morte sempre accanto invece di annichilirla la fa tenere ben stretta a quella vita che anche se nella sofferenza val sempre la pena di essere vissuta. Per questo oggi noi la amiamo ed è più viva che mai!
Nella foto :
!Viva la vida! ed. Feltrinelli di Pino Cacucci