Vedere Trieste in 2 giorni: guida rapida

Ho sempre desiderato visitare Trieste: probabilmente sono stata incuriosita dalla sua definizione di città cosmopolita dei primi anni del Novecento, grazie ai ferventi scambi culturali che vi avevano luogo. Complici i miei studi da classicista, ho studiato e analizzato poesie e narrazioni dei grandi Umberto Saba, James Joyce e Italo Svevo, ognuno dei quali aveva un legame particolare con questa città. Se come me avete una passione per il mondo della letteratura, allora il consiglio numero uno su cosa vedere a Trieste è:

  1. Itinerario letterario

Nella città, in diversi punti, troverete le statue in bronzo di Saba, Joyce e Svevo: sono a grandezza naturale, non sono su piedistalli né particolarmente valorizzate. È come incontrare questi grandi autori nel loro tempo, salutarli e perché no, farci una chiacchierata. Inoltre ci sono edifici storici segnalati da delle targhette che rappresentano importanti tappe della vita degli autori, come ad esempio la bellissima Libreria Antiquaria dove Umberto Saba lavorò per 35 anni e l’appartamento dove visse James Joyce, nel quale nacque suo figlio Giorgio.

Se siete invece amanti della storia e dei monumenti, ecco per voi il secondo consiglio:

2. Trieste tra storia e monumenti

Trieste è una città piena di storia, caratterizzata da ampi spazi, piazze e lunghe vie. Nella vostra visita non potranno mancare il Canal Grande e Piazza Unità d’Italia, nonché una passeggiata sulla lunga Riva che costeggia il mare dove troverete diversi moli, tra cui il più famoso è il Molo Audace.

Durante il mio breve viaggio, ho avuto la fortuna di godermi un tramonto mozzafiato affacciandomi sul mare proprio dal Molo Audace. Parlando di storia e monumenti, due luoghi importanti da visitare sono la Risiera di San Sabba e il Castello di Miramare. Entrambi non si trovano vicinissimi al centro città e non sono raggiungibili a piedi, ma sono ben collegati con gli autobus. La Risiera di San Sabba è un ex campo di concentramento del periodo Nazi-Fascista. Sebbene io abbia già visitato un campo di concentramento (nello specifico quello di Sachsenhausen vicino Berlino), non si può non rimanere colpiti dall’orrore che il genere umano è in grado di creare. Visitare le celle e gli edifici, nonostante molte strutture siano state distrutte dagli stessi nazisti nella fuga, lascia un senso di oppressione e viene spontaneo mantenere un rispettoso silenzio e mandare un pensiero a chi ha sofferto e perso la vita lì. Il Castello di Miramare è naturalmente un luogo totalmente diverso. Risale alla metà dell’Ottocento e si affaccia direttamente sul mare. Visitare il bellissimo parco, che si trova in riserva naturale protetta dal WWF, è gratuito e poi si può accedere all’interno del castello pagando un piccolo prezzo e ne vale veramente la pena perché gli arredi d’epoca sono eccezionali.

Trieste è una città che si sviluppa sul mare, perciò visitandola in estate può essere una buona idea approfittare dell’acqua limpida per fare un tuffo. Però a Trieste non c’è spiaggia… e allora come si fa? Ecco a voi il consiglio numero tre:

3. Trieste al mare

Durante il mio breve soggiorno in città, non ho avuto tempo di dedicarmi al relax e ad un tuffo al mare (che tra l’altro ha un’acqua cristallina) e, sinceramente, non ci avevo nemmeno pensato. Sapete perché? Ero convinta che Trieste, trovandosi al nord, fosse una città fresca. Errore! A giugno si sono raggiunti i 40°C con sole fortissimo e pochi luoghi all’ombra (come vi dicevo prima, la città ha ampi spazi all’aperto e lunghi viali… non alberati). Per andare al mare, vi accennavo che non c’è spiaggia. Ho notato una particolare usanza che da noi, nelle zone di Roma, non c’è: le persone prendono il sole sul viale cementato, lo stesso dove si può anche camminare normalmente e che costeggia la strada con le auto che passano. Poi ci sono scalette che portano al mare. Tutto ciò non coinvolge pochi bagnanti desiderosi di sole, ma è un’usanza talmente diffusa che ci sono bagnini, docce e lettini, tutto attrezzato come in spiaggia. Peccato che la spiaggia non ci sia! Per gli amanti del mare, ma nello specifico della sua fauna, a Trieste troverete anche l’Acquario Marino, piccolo ma ben curato, che punta sulla valorizzazione delle specie locali. Al piano di sopra dell’Acquario, c’è anche il vivarium, che espone rettili.

Infine, per chi come me quando viaggia (ma in generale nella vita) vuole avere tutto sotto controllo, vi lascio dei consigli pratici, per arrivare preparati in città.

  • Consigli pratici

Come arrivare a Trieste? Venendo da Roma, abbiamo scelto l’aereo, il mezzo più veloce ed economico paragonato al treno. Per raggiungere il centro città, un autobus extraurbano collega l’aeroporto alla stazione centrale dei treni e il viaggio dura circa un’ora. Parlando di mezzi di trasporto, gli autobus di Trieste sono precisi al minuto, non tardano mai e rispettano perfettamente le tabelle orarie che troverete alle fermate. Per mangiare, avete ampie possibilità di scelta: seguite semplicemente i vostri gusti. Dove prendere l’albergo? La zona ideale risulta nella parte interna, circa all’altezza di Piazza Unità d’Italia oppure dalle parti del Canal Grande. Così potrete spostarvi a piedi in tutto il centro. Forse durante il mio soggiorno avrei potuto prendere qualche autobus in più, perché ho percorso 30 km a piedi in due giorni (e non mi definirei certo una sportiva)! 

Michela Formicone

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